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Come scegliere le scarpe da lavoro

Come scegliere le scarpe da lavoro

Indossare delle scarpe antinfortunistiche di qualità è il primo passo per svolgere la propria attività lavorativa in tutta sicurezza e comodità. Infatti questa tipologia di calzatura dev’essere congeniale alla forma del piede in modo da evitare fastidio a chi la indossa per lavoro. Quindi, al pari delle altre tipologie di scarpa (running, basket, calcio) anche la scarpa antinfortunistica dev’essere scelta con rigore e attenzione onde evitare spiacevoli inconvenienti.

Cosa sono le scarpe da lavoro antinfortunistiche?

Per scegliere con accortezza le scarpe antinfortunistiche è necessario sapere alcune informazioni caratterizzanti questa particolare tipologia di calzatura da lavoro.

Innanzitutto, le calzature antinfortunistiche debbono essere rispondenti a determinati standard indicati dalla Direttiva Europea (n.89/686) per mezzo della quale si indicano i requisiti da rispettare affinché la scarpa possa essere conforme all’utilizzo a cui è destinata.

Tra i parametri da rispettare si ricordano: 

  • la sussistenza di un alto livello di grip, ovvero la suola dev’essere resistente allo scivolamento 
  • la suola dev’essere antistatica e antiperforazione
  • la parte della scarpa che va a coprire il tallone deve presentare un grado di assorbimento agli urti in modo da preservare il lavoratore da infortuni

Nel momento in cui sorge la necessità di acquistare una scarpa antinfortunistica il consiglio è quello di non concentrarsi sull’estetica, ma sulle caratteristiche strutturali, perché saranno queste ultime a garantire a chi le indossa un buon livello di sicurezza.

Quando sono obbligatorie?

Le scarpe antinfortunistiche si indossano per compiere dei lavori che presuppongono un livello di rischio di infortunio, infatti la L.626/94 indica quelle fattispecie in cui è obbligatorio indossare delle calzature idonee a garantire sicurezza al lavoratore durante lo svolgimento delle sue mansioni. Non a caso, la legge indica questa tipologia di scarpa con il termine DPI, ovvero dispositivo di protezione individuale la cui adozione è obbligatoria per proteggere i piedi del lavoratore, qualora quest’ultimo risulti particolarmente esposto al possibile rischio di:

  • Schiacciamento
  • Ustione
  • Abrasione
  • Perforazione
  • Puntura

Di conseguenza, alcuni lavoratori (muratori, elettricisti, idraulici, camionisti, personale medico e impiegato nella ristorazione) dovranno indossare queste calzature per ridurre la possibilità di infortunio.

Tutte le tipologie delle scarpe da lavoro

Come accennato in precedenza, sul mercato sono presenti una grande varietà di scarpe antinfortunistiche, per questo motivo è utile (in fase di acquisto) sapere con esattezza il significato delle sigle che vengono riportate nelle calzature di modo da non incorrere in errore.

  • SB: queste due lettere indicano un livello di sicurezza basico capace di preservare il piede da urti di circa 200 J grazie alla presenza di un puntale robusto, inoltre queste calzature resistono allo scivolamento su superfici oleose.
  • S1: presentano tutte le caratteristiche delle precedenti calzature, ma in più dispongono di una suola progettata per assicurare una più forte resistenza antistatica.
  • S1P: internamente alla suola una lamina anti perforazione.
  • S2: dispongono delle stesse caratteristiche strutturali della categoria S1, ma in più annoverano una tomaia impermeabile.
  • S3: sono impermeabili e all’interno della suola dispongono di una lamina anti perforazione.
  • S4: questa sigla indica una calzatura al 100% impermeabile, infatti se la categoria S2 era sì impermeabile ma per una durata di 60 minuti, per questa scarpa non ci sono limiti di durata.
  • S5: questa sigla indica una calzatura antinfortunistica le cui proprietà (lamina anti-perforazione, suola antiscivolo con resistenza antistatica e impermeabile) la rendono capace di preservare appieno la sicurezza.

Classi di resistenza allo scivolamento

La direttiva europea 89/686 detta importanti parametri a cui si deve fare riferimento nel momento in cui intende acquistare una calzatura antinfortunistica. Per questo motivo è opportuno controllare che sulla scarpa (o sulla confezione) siano riportate le sigle che identificano la resistenza della suola a un particolare materiale:

  • Per le calzature antinfortunistiche resistenti allo scivolamento al contatto con l’acqua vi sarà l’etichetta riportante la sigla SRA
  • Per quelle resistenti a allo scivolamento in superfici in acciaio la sigla indicata è SR
  • Qualora la calzatura riporti la sigla SRC significa che la suola è progettata per resistere ad ambo le situazioni indicate in precedenza

Come scegliere quelle più adatte?

Ci sono alcuni accorgimenti che se osservati si rivelano utili per scegliere il modello di scarpa antinfortunistico congeniale al lavoro da svolgere. Infatti il primo passo da compiere è quello di avere ben chiaro che tipologia di lavoro si compie. Per esempio, se si è elettricisti, in tal caso si avrà bisogno di una scarpa antistatica e si sceglierà di acquistare una calzatura antinfortunistica appartenente alla categoria S2.

Un altro fattore di cui occorre tenere conto è quello che attiene all’ambiente di lavoro, ovvero considerare se l’attività lavorativa si svolge all’aperto o al chiuso: nel caso di un addetto al verde pubblico il cui lavoro si concentra all’aria aperta sarà consigliabile adoperare della scarpe di categoria S2 o anche S3 in modo da garantire l’impermeabilità.

Non ultimo per importanza è il fattore comfort: specialmente in ambito lavorativo il piede tende ad affaticarsi, proprio per questo motivo è consigliabile optare per delle scarpe robuste, ma che al contempo garantiscano leggerezza negli spostamenti, inoltre se si soffre di qualche disturbo connesso alla camminata è preferibile acquistare un paio di scarpe antinfortunistiche dotate di suola in memory foam. 

Anche la taglia è un fattore determinante nella scelta della calzatura ideale, infatti un numero piccolo o grande può comprometterne l’utilizzo. Onde evitare spiacevoli inconvenienti si consiglia di provare le scarpe da lavoro nel tardo pomeriggio (quando i piedi sono più gonfi) con i calzini che si indossano a lavoro, infatti simulare la situazione lavorativa aiuta a capire se quella calzatura potrebbe essere quella giusta.

Infine una piccola nota sulla scelta del colore: in linea di massima non ci sono particolari parametri da rispettare in maniera tassativa, in genere i colori scuri sono quelli preponderanti perché rendono poco visibili eventuali macchie o polvere.

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